Compiacere gli altri per non ritrovarsi soli, contraddizione ed incoerenza

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Mi guardo intorno e vedo che spesso le persone agiscono esclusivamente per dimostrare qualcosa a chi gli sta intorno, seguendo quell'impulso interno che li spinge a fare anche scelte non allineate ai loro reali bisogni, pur di apparire interessanti, ben voluti, pieni di successo.

pavone

Ti ritrovi in questo? Certo che no, il tuo giudice interiore non lo ammetterà mai. Al contrario, la vocina nella testa inventerà mille scuse e ragioni per dare supporto e valore a quella determinata azione, ingannando anche te stesso.

E così ti ritrovi a vivere in totale contraddizione con la tua essenza, tradendo la tua coerenza. E, certamente, alla fine non ti senti neanche appagato.

Qualche esempio

  • Non sopporti chi si lamenta e si piange addosso ma tu continui a passare il tuo tempo proprio con quelle persone che non smettono un secondo di raccontare le pene della loro vita.

  • Odi il freddo e la neve ma ogni volta ti ritrovi in montagna a sciare con quel gruppo di amici che ci va tutte le settimane.

  • Sei un'amante dei balli caraibici ma i tuoi amici lo detestano e finisci per passare i sabato sera al bar con loro, bevendo birra ed annoiandoti a morte.

  • Ti piace la vita di coppia ed ami passare la maggior parte del tempo con il tuo compagno, ma le tue amiche ti convincono che devi essere indipendente e ti devi prendere i tuoi spazi, quindi partecipi all'uscita settimanale di sole donne anche se preferiresti rimanere a casa con lui.

  • Rimandi quell'impegno a cui tenevi tanto per vedere quegli amici che sono disponibili solo quel giorno, mentre loro non sono disposti a cambiare niente per vedere te.

  • Quando ti viene chiesta un'opinione su una decisione di gruppo, ti conformi con quella degli altri se ti accorgi di essere l'unico a pensarla in modo diverso.

  • Rimanere vicino a chi ti ha fatto del male e continua a fartene pur essendone consapevole.

In base alla tua esperienza personale, ognuno degli esempi citati sopra potrà essere accettato o no.

Per intenderci: se tu odi i balli caraibici non ti sembrerà poi tanto malvagia l'idea del bar, se sei una persona a cui piace l'indipendenza all'interno della coppia non ti identificherai nella persona che preferisce rimanere a casa con il proprio compagno invece che uscire a fare baldoria con amici ed amiche.

Prendi gli esempi e immaginarli al contrario o come meglio si adattano alla tua persona, servono solo per capire di cosa sto parlando e per darti uno spunto di riflessione.

Cosa ti spinge ad essere incoerente nell'ambito delle relazioni?

Se non ti sei accorto della tua incoerenza, sicuramente non ne riconoscerai neanche le cause.

Per me la risposta è molto semplice: ti preoccupi di quello che pensano gli altri e fai di tutto per compiacerli perché sei in costante ricerca di approvazione. In ogni momento senti il bisogno di essere approvato, riconosciuto, sostenuto, elogiato. E se questo non accade? Allora ti sentirai abbandonato, incompreso, solo. Ed è proprio la paura della solitudine che spinge all'incoerenza nella maggior parte dei casi.

solitudine

La società ci insegna che chi ha amici è un vincente, chi rimane solo è un perdente.

È giusto ed importante avere amici; condividere esperienze di vita con altre persone serve ad imparare, migliorare ed evolvere. Questo fattore, però, non può annullare l'altro: anche la solitudine ha la sua utilità ed è fondamentale per l'evoluzione.

Il bisogno di sfoggiare una vita sociale attiva.

Quando mi sono trasferita in Spagna nel 2016, mi veniva chiesto di frequente: hai trovato nuovi amici?

Questa semplice domanda mi aveva messo in uno stato di ansietà, nella mia testa si era stato innescato il comando “ricercare nuovi amici urgentemente”, come fosse una questione prioritaria su tutto il resto. Sentivo che per valere qualcosa dovevo essere in grado di procurarmi degli amici e poi sfoggiarli per confermare il mio valore nella società.

Era caccia aperta, qualunque persona entrasse nel mio raggio di azione era un potenziale futuro amico ed io facevo di tutto pur di entrare nelle sue grazie.

Durante i primi mesi avevo preso tempo usando la scusa “è ancora presto, non si trovano amici in così poco tempo, l'amicizia è qualcosa che si costruisce nel tempo”. Intanto, però, già stavo analizzando la lista delle persone conosciute fino a quel momento, con cui magari avevo avuto solo pochi contatti fugaci, per vedere chi potesse passare al livello successivo.

Non era così facile come avevo pronosticato, l'amicizia non segue dei piani!

Ma la domanda sulla mia nuova vita sociale spagnola mi veniva posta sempre più di frequente ed io dovevo dare una risposta soddisfacente al più presto.

È proprio a questo punto che iniziava la mia incoerenza. Mentre regalavo lunghi, preziosi momenti del mio tempo a persone con cui non mi trovavo a mio agio, ma che erano utili per dimostrare le mie capacità relazionali, mi stavo ingannando. Potevo finalmente pubblicare sui social foto di feste, incontri, cene in compagnia ed allegria, sfoggiando una realtà illusoria mentre soddisfacevo pienamente il mio ego ma tradivo la mia essenza.

L'intuito però non sbaglia mai ed io avvertivo un grande vuoto dentro, insoddisfazione, fastidio, come un formicolio nello stomaco che mi avvisava che qualcosa stavo facendo male.

Un dono speciale

Sono sempre stata una persona piuttosto solitaria. Mi piace stare in compagnia, mi piacciono le feste, lo scambio di opinioni, ma il più delle volte preferisco starmene da sola, leggere un libro, uscire a fare ginnastica, fare una passeggiata, scrivere, cucinare, amo il silenzio.

Quindi un giorno mi sono chiesta: perché sento tanto il bisogno di sfoggiare una vita sociale attiva? Per di più soffrendo persone con cui non mi trovo bene e sapendo che il mo desiderio più grande è quello di tornare a casa per ritrovare la mia pace.

Da allora ho iniziato ad accettare la solitudine invece che soffrirla. Mi sono ripresa i miei spazi e mi sono allontanata da chi non ritenevo essere un buon amico per me. Quando sento la necessità di stare in compagnia mi apro al mondo mostrando chi sono senza finzione, so che le persone “giuste” arriveranno naturalmente senza che io le cerchi. Se non arrivano, prendo la mia solitudine come un periodo che mi viene regalato dall'Universo per conoscere meglio me stessa e migliorarmi, la vedo come un ciclo naturale della vita utile alla crescita personale, un momento per approfondire la conoscenza di me stessa, per capire e correggere i miei errori, per imparare ad apprezzare ciò che sono.

Cosa comporta l'incoerenza nelle relazioni a livello energetico?

Per come la vedo io, agire incoerentemente con le proprie inclinazioni, desideri, aspettative, preferendo compiacere gli altri piuttosto che se stessi, ha delle conseguenze energetiche ben precise.

L'Universo riceve come messaggio l'esatto opposto di quello di cui tu hai bisogno: gli stai comunicando che vuoi quel tipo di persone nella tua vita (quelle che non ti piacciono ma che tieni vicine pur di non rimanere solo); che vuoi quel tipo di situazioni (quelle che sono contro i tuoi ideali ma nelle quali ti metti per essere approvato).

Quando cerchi disperatamente di colmare un vuoto, effettivamente stai rinforzando quel vuoto! Quindi se non ti senti all'altezza di essere approvato per quello che sei, il vuoto “nessuno mi sa apprezzare per quello che sono” (quindi devo fingere di essere diverso) verrà rinforzato e nessuno realmente ti apprezzerà per quello che sei.

Devi capire che non puoi piacere a tutti, devi accettare che quello che sei non è qualcosa di sbagliato; le tue opinioni, le tue scelte sono tutte giuste se così le senti. Sii il primo ad approvarle, ad approvarti, in questo modo emanerai una vibrazione che ti restituirà persone adatte al tuo livello energetico, persone in grado di apprezzare quello che sei realmente, senza finzioni.

Cambia la percezione di quello che potrebbero pensare di te

Sei convinto che se non farai quelle determinate azioni per compiacere gli altri, ci saranno delle serie conseguenze nelle tue relazioni sociali.

La domanda è: sei proprio sicuro di sapere quello che passa nella testa della gente? Sei sicuro che facendo quella cosa saresti più apprezzato che facendo la cosa opposta?

Potresti stupirti di scoprire quanto le persone siano diverse da quello che ti immagini. Abbiamo una visione limitata del mondo esterno a noi, spesso distorta dalle nostre esperienze e dai nostri stessi giudizi, sarebbe davvero presuntuoso affermare di conoscere tutto di tutti.

Capita di essere tanto preoccupati per il giudizio altrui e poi magari la persona in questione neanche ti sta guardando, neanche sa come ti chiami e non gli importa saperlo; rinunci a tutto per compiacere questo o quello e poi questo o quello non ti restituiscono la reazione che tu stavi aspettando da loro; rispondi in un determinato modo pensando di essere accettato in un gruppo e poi magari è quella stessa cosa che hai detto che ti ci allontana.

Pensaci.

Imparare a dire NO

Come si fa? È semplice: quando una cosa non ti piace, devi dire “No!”.

dire no

Lo so, lo so... non è poi così facile come sembra. Dietro quel SI finto che ci ritroviamo a dire controvoglia, quando invece vorremmo dire NO, si nascondono 1000 paure: se dico no non verrò accettato, se dico no verrò visto come un rompiscatole, se dico no la prossima volta che toccherà a me chiedere qualcosa rischierò di avere un altro no come risposta... per paura, per convenienza, per infinite altre ragioni spesso ci ritroviamo a dire quello che non vorremmo dire, a tacere quando vorremmo parlare, a fare qualcosa che ci infastidisce.

Agire in piena onestà non vuol dire provocare un conflitto. Puoi dire no in maniera gentile, giustificando le tue ragioni con sincerità; se dall'altro lato avrai delle reazioni avverse non sarà un problema tuo. L'unica tua preoccupazione deve essere quella di mantenere la tua coerenza.

Se un semplice no provoca l'allontanamento di qualcuno, lascialo andare, vuol dire che non era fatto per rimanere. Se vendi la tua coerenza solo per ottenere qualcosa in cambio stai vivendo carenza, non ti stai fidando della forza universale che sa sistemare le cose meglio di quanto possiamo farlo noi individualmente.

Rimanere coerente con te stesso vuol dire rimanere connesso a quell'intelligenza superiore che ti appartiene, che vive in te e ti unisce a tutto. Questa connessione ti permetterà di raggiungere tutto quello che è utile alla tua crescita, tutto arriverà in forma naturale se tu lascerai fluire questa energia invece che bloccarla.

Credo proprio che ne valga la pena. Quindi impara a dire NO a tutto quello che ti allontana da ciò che ritieni giusto e dalla tua coerenza!

Qualche consiglio in più

Impara a gestire la solitudine, apprezzala e traine il massimo vantaggio.

La maggior parte di noi evita di rimanere da solo per fuggire al confronto con se stessi. Ricorda che quando imparerai a risolvere i tuoi problemi “interni” i problemi “esterni” si risolveranno automaticamente.

La solitudine è una fantastica occasione di introspezione dove avrai l'opportunità di sentire te stesso, scoprendo il tuo io autentico nascosto sotto tantissimi strati di ego.

Datti tempo, non è necessario e non devi fare tutto velocemente, il viaggio interiore può durare anche tutta la vita e come qualunque viaggio va vissuto e goduto momento per momento.